A Riola Sardo i bilanci non si discutono in Consiglio Comunale

Giu 9, 2023Attualità, Cultura, News, Politica locale, Territorio

Tra le tante anomalie che i cittadini di Riola Sardo hanno potuto sentire e vedere nell’ultimo Consiglio Comunale c’è stato anche il divieto da parte del Sindaco Pinna al Consigliere Anziano Secci di rivolgersi al pubblico in sala quando parla in Assemblea.

Il Dott. Secci era intervenuto per spiegare al Sindaco che nessuno lo aveva appellato con il termine Carbonaio (venditore di carbone) ma che l’atteggiamento nel gestire alcune vicende istituzionali fosse ispirato ad alcune società segrete, come i ben noti “carbonari” che in parte ispirarono e spianarono la strada al Risorgimento italiano.

La frase incriminata, che ha toccato nel vivo Lorenzo Pinna, è contenuta nella relazione al Bilancio di previsione che è stata letta in aula di Consiglio dalla Capogruppo di “Arriora” Irene Erdas, che per chiarezza vi riportiamo testualmente: Forse queste riunioni si svolgono in stile carbonaro, o in ameni incontri conviviali dove tutto si concorda e si patteggia verbalmente, si discute e si decide al di fuori delle regole istituzionali?”

(trovate il testo completo sul sito https://arriora.it/relazione-al-bilancio-di-previsione-2023/)

La frase si riferiva ad una delle tante promesse non mantenute, riportate nel programma elettorale dell’attuale maggioranza pro tempore capitanata dal Sindaco Pinna, il quale testualmente aveva promesso incontri e confronti pubblici con i cittadini e categorie produttive con cadenza trimestrale e semestrale; di questi incontri, dopo quasi due anni di governo, non vi è traccia, nessun invito ufficiale, nessuna locandina e nessun appello a presenziare ad una qualsivoglia riunione aperta al pubblico. Alle domande della minoranza, che già in passato aveva richiesto lumi sulla mancanza di questi incontri in forma istituzionalizzata, il primo cittadino ha sempre risposto che lui incontra tutti e parla con tutti, riferendo di amene passeggiate per la via principale del paese, nelle quali, i cittadini, conferiscono con lui, lodandolo ed incoraggiandolo a proseguire nel suo operato; le categorie produttive poi, dove incontrano il Sindaco?

Non vi pare anomala questa paura di confrontarsi con i riolesi? Cosa impedisce all’attuale amministrazione di esporsi liberamente e apertamente ai cittadini di Riola Sardo?
Negare la trasmissione pubblica dei Consigli Comunali come fanno nella quasi totalità degli altri Comuni è paradigmatico ed esplicativo di questo bizzarro atteggiamento.

Lo stesso Lorenzo Pinna, rispondendo ad una nostra Interpellanza, che sollecitava delle risposte da fornire ad un Ente operante nel territorio, scrive nero su bianco: “come concordato verbalmente avevo dato la mia disponibilità…/.” Un Sindaco o un qualsiasi rappresentante delle Istituzioni della Repubblica Italiana non da’ o concede disponibilità verbali, in modo particolare, se l’interlocutore ha inviato un documento scritto e tracciabile. Verba volant scripta manent diceva il proverbio; ma questo principio di saggezza antica pare sfuggire al nostro primo cittadino.

Oltre che in storia risorgimentale abbiamo debiti formativi anche con il latino?



Passando a cose più serie ed entrando nel merito della “discussione” al Bilancio Previsionale dobbiamo segnalarvi che il confronto ed il dibattito per un tema così importante, come la gestione dei soldi pubblici, che i cittadini versano anche con le proprie tasse, a Riola Sardo non sia possibile, vengono lette sommariamente ed in modo biascicato ed incomprensibile alcune tabelle; a tutte le richieste poste dalla Capogruppo di minoranza Irene Erdas il Sindaco ha detto che si riserverà di rispondere. A questa assurda affermazione noi del Gruppo Consiliare “Arriora” rispondiamo: Caro Signor Sindaco, il Consiglio Comunale ha il diritto di avere risposte durante la seduta nella quale si discute il Bilancio, lei e i suoi assessori dovete rendere conto in aula e non fare i compitini a casa per poi rispondere estemporaneamente e con comodità. Non funziona così!

Quando dovete scrivere parlate e quando dovete parlare scrivete?

Gli elettori devono sapere quali sono le scelte politiche che hanno portato alla formazione del bilancio, i Consiglieri Comunali hanno il diritto di ricevere per tempo la documentazione per poter esercitare la funzione di verifica e controllo, hanno inoltre il diritto di chiedere modifiche, anche mediante richieste di emendamento, in un dibattito che dovrebbe essere sereno e costruttivo, un dibattito che invece è stato condotto pessimamente dal Presidente dell’Assemblea che, come gli è stato fatto notare, durante la lettura della relazione della minoranza, continuava a picchiettare nervosamente e fastidiosamente la penna sul tavolo e che ha concluso con il tentativo di una intemerata contro i consiglieri di minoranza che si è spenta sul nascere quando è stato incalzato dalle reazioni dell’opposizione.

Della minaccia di non concedere nulla e di non voler collaborare con noi non sappiamo che farcene, nè minimamente ci intimorisce; nulla abbiamo da chiedere e nulla dobbiamo ad una Amministrazione che non è capace di fare scelte politiche al suo interno ma, come rivelato dall’Assessore Lochi nel suo intervento, che i tagli e gli spostamenti economici sono frutto di un “braccio di ferro” (citazione testuale) con il Dirigente dell’Ufficio Tecnico.

Non si discute in Consiglio Comunale, non si ascolta la popolazione, non ci si rivolge al pubblico in assemblea, perché il sindaco si infastidisce. Ci verrebbe spontaneo da chiedere allora, chi governa realmente il Comune di Riola Sardo?

Se Lorenzo Pinna pensava di trovare delle marionette che alzano la mano a comando, come degli stupidi automi, per approvare proposte di delibera, che con tutta evidenza non sono neanche sue, ha proprio sbagliato la modalità, lo stile e anche l’indirizzo.

Il Gruppo Consiliare “Arriora”

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